Libri su Giovanni Papini

2011


a cura di M. Del Castello e G. Lucchetta

Papini, Vailati e la "Cultura dell'Anima"
Atti del Convegno di Studio
Chieti, maggio 2009 e gennaio 2010



Editore: Lanciano, Casa Editrice Rocco Carabba
Pagine: 362
Data: 2011
Note: Questa notevole raccolta di saggi traccia un percorso e definisce alcuni importantissimi momenti della vicenda dell’editoria italiana. Il volume, infatti, è la storia della nascita della pregiatissima collana 'Cultura dell'anima', la storia della splendida collaborazione tra Papini e Vailati e le idee editoriali del coraggioso e sagace Rocco Carabba, ed è anche il racconto del contesto storico e culturale che si respirava nei primi decenni del '900 in Italia e in Europa.
Il volume è diviso in due parti. La prima è dedicata sostanzialmente alla figura di Giovanni Papini. Si racconta dello storico dissidio con Prezzolini; dell’amicizia con l'editore Rocco Carabba; la fiducia che gli fu concessa; l’evoluzione - o per alcuni involuzione - intellettuale e filosofica di Papini, oscillante tra pragmatismo, scetticismo e cristianesimo, che lo portò alla conversione religiosa, causa di fratture non solo intime. In questa prima parte si scrive anche di chi in quegli anni era tra le personalità di spicco dell’intellighenzia italiana. Quindi ecco Benedetto Croce, descritto nella sua espressione ambigua: antifascista che ha dato impulso vitale al fascismo, antimarxista che in gioventù era marxista. Ma non si dimenticano, anche se solo citati, un Rensi, un Pirandello…
La seconda parte, invece, abbozza un ritratto dell’altro protagonista della collana: il filosofo e matematico Giovanni Vailati. Si scrive molto del suo interesse per la scienza e la filosofia del linguaggio, per Aristotele, per il pragmatismo. Oltre a ciò sono davvero interessanti i saggi rivolti ai professori abruzzesi di storia della filosofia che tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento hanno animato il dibattito culturale non solo italiano.
Nella sostanza, in questi atti del convegno è messo a nudo lo scontro senza compromessi tra la corrente pragmatista e positivista da una parte, e l’imperante, almeno in Italia (in Europa il dibattito si era esaurito da decenni…) idealismo, l’antimaterialismo, l’antisensismo: i due fronti opposti che si contendevano il primato culturale in un'Italia che cercava di ritrovare un ruolo di primaria importanza nel contesto europeo, ma che non riusciva a produrre idee originali. Ma sono anche saggi divertenti, benché linguaggio e forma siano accademici, dove i legami, gli scontri tra i molti e vitali intellettuali (non mancano gossip e aneddoti curiosi, difficili da trovare nei soliti manuali) fanno di questo volume un libro pregevole.


Indice 2011
Martina Del Castello
Giulio Lucchetta
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